venerdì 21 ottobre 2011

Monumenti innalzati per l'eternità: le piramidi di Gizah

Un proverbio arabo dice "il tempo sfida ogni cosa ma le piramidi sfidano il tempo". Circa 4500 anni fa a Gizah vennero erette tre grandi piramidi, quelle dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, tre sovrani della quarta dinastia di cui però non si conosce molto. Secondo il grande storico greco Erodoto, dapprima si costruì una strada su cui vennero trasportate le pietre dalle montagne libiche fino al Nilo, quindi si diede inizio all'edificazione della piramide di Cheope, che fu terminata in circa vent'anni. Centomila uomini ci lavoravano ogni anno nei tre mesi in cui il Nilo inondava i terreni.
La costruzione delle piramidi fu un lavoro gigantesco e soprattutto una fatica immane. Ben maggiore meraviglia e profondo stupore desta la Grande Piramide quando la si esamina alla luce delle attuali conoscenze tecniche e scientifiche. Alta come un palazzo di 45 piani e formata da due milioni e mezzo di blocchi di pietra, pesanti ciascuno da due tonellate e mezzo fino a dodici, la Grande Piramide costituisce un vero e proprio enigma, un monumento lasciato dal passato per stupirci.
Quando gli scienziati effettuarono le rilevazioni sull'intera struttura, confermarono lo straordinario grado di conoscenza a cui erano pervenuti gli antichi egizi. Ad esempio vi è una stretta correlazione fra la somma dei lati di base della piramide (misurazione effettuata in pollici) e i giorni dell'anno, in entrambi i casi corrispondenti appunto a 365; oppure dalla Camera del Re, attraverso la Grande Galleria, è possibile vedere la porzione di cielo in cui si trovava la stella polare all'epoca in cui venne eretta l'imponente costruzione.
Questa maestosa e gigantesca tomba innalzata per magnificare nell'eternità in nome del suo costruttore non è però mai servita per l'uso a cui era destinata, dato che il sepolcro reale è sempre rimasto vuoto...






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